Frammenti

I suoi pensieri vagavano tra la mestizia e la misantropia.
Ormai non c’era alcuna pretesa di mantenere le apparenze.
Non si era mai rassegnato alla mancanza dell’amore.
Poteva mostrare inclinazioni amorose verso un numero di donne imprecisato ma a nulla serviva.
Per trovare conforto viaggiava, si spingeva sempre oltre, ma anche questo non alleviava il suo dolore.
I cattivi pensieri partivano con lui, ovunque andasse.
Non c’era modo di liberarsene!
Sentiva che gli era stato tolto qualcosa, qualcosa che non avrebbe più ritrovato.
Era più dell’amore, più dell’amicizia, più dei soldi. Il suo valore era inestimabile.
Gli era stata tolta la speranza. La speranza nel domani, la speranza negli altri.
Era questo che lo faceva sentire incompleto, era questo che lo tormentava, era questo che non gli dava nessuna possibilità di fuga.
Ed allora a cosa si sarebbe ridotta la sua esistenza? Sarebbe riuscito a vivere con questa consapevolezza? Avrebbe trrovato la forza di proseguire su una nuova strada? avrebbe avuto senso condurre un’esistenza di ripiego?
Pensava: unica via di fuga la morte!
Ma anche questo gli pareva impossibile. Avrebbe avuto quell’amore smisurato verso se stesso che poteva dargli la forza di porre fine a quella vita che ai suoi occhi era un orrore?  oppure si sarebbe vigliaccamente trascinato per il resto della vita. Tutti questi interrogativi lo logoravano velocemente e senza alcuna pietà. Un’esistenza arida e disincantata era l’alternativa. Certo doveva fare in fretta, doveva decidere, non era possibile rimanere in quello stato, perennemente sospeso tra due abissi, già perché qualunque fosse stata la scelta quello che lo attendeva era il baratro.
ELO

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