Barba e baffi due dettagli da non trascurare

In passato non era abituale radersi da soli. La maggior parte degli uomini si recava almeno una volta a settimana dal barbiere, per prendersi cura dei propri peli. Eccessivo? Non sembra. Gli antropologi, infatti, sono sicuri che barba e capelli sono importantissimi: ci servono per sedurre, per farci riconoscere nel mondo animale e per comunicare agli altri la nostra identità, sessuale e culturale. Insomma, sono una delle parti più importanti del nostro corpo. Gli Egizi si radevano già 3400 anni prima della nascita di Cristo, ma furono i Greci a perfezionare…

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L’inizio della fine di Friedrich Nietzsche

Tutto mi affascina di quest’uomo, ogni suo pensiero che leggo e rileggo mi manda in estasi per giorni. La sua sensibilità non ha eguali, la sua anima nobile ci ha regalato dei pensieri in cui perdersi dentro. Ahimè, come molti grandi, la sua vita è stata segnata intanto dal dramma di non essere capito dai suoi contemporanei, da conflitti psicologici e terribili malattie. Era il 3 gennaio 1889 si trovava in Piazza Carignano a Torino quando il grande Nietzsche ebbe il primo caso di follia in pubblico. Il grande filosofo,…

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የካቲት ፲፪ አደባባይ (amarico) alias Yekatit 12

Era il 19 febbraio del 1937 quando un attentato al viceré Rodolfo Graziani ad Addis Abeba causò la morte di sette persone e il ferimento di circa cinquanta presenti, tra cui lo stesso Graziani, che non perse l’occasione per farsi fotografare sofferente. L’attentato non era stato gratuito ma era maturato in un clima di tensione che Giuliani con il benestare di Mussolini aveva creato nei mesi precedenti considerando i prigionieri etiopici non come prigionieri di guerra ma come ribelli da passare per le armi. Inoltre c’era una caccia spietata ai…

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La mia anima ha fretta di Mário de Andrade

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da ora in avanti, rispetto a quanto ho vissuto finora… Mi sento come quel bimbo cui regalano un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente. Non ho più tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per…

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Prodigio di Charles Simić

Sono cresciuto chino su una scacchiera. Amavo la parola scaccomatto. Il che sembrava impensierire i miei cugini. Era piccola la casa, accanto a un cimitero romano. I suoi vetri tremavano per via di carri armati e caccia. Fu un professore di astronomia in pensione che m’insegnò a giocare. L’anno, probabilmente, il ’44. Lo smalto dei pezzi che usavamo, quelli neri, era quasi del tutto scrostato. Il re bianco andò perduto, dovemmo sostituirlo. Mi hanno detto, ma non credo che sia vero, che quell’estate vidi gente impiccata ai pali del telefono. Ricordo…

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Gli amici di Eraclito di Charles Simić

Il tuo amico è morto, quello con cui giravi per le strade a tutte le ore, parlando di filosofia. Perciò, oggi sei andato solo, fermandoti spesso per scambiarti di posto con il tuo compagno immaginario, e ribattere a te stesso sul tema delle apparenze: il mondo che vediamo nella testa e il mondo che vediamo ogni giorno, così difficili da distinguere quando dolore e sofferenza ci piegano. Voi due spesso vi siete fatti trascinare tanto da trovarvi in quartieri strani persi tra gente ostile, costretti a chiedere indicazioni proprio sul…

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Continuare a vivere di Philip Larkin

Continuare a vivere – cioè ripetere un’abitudine che serve a procacciarsi il necessario – vuol dire quasi sempre perdere, o far senza. Dipende. Questa perdita d’interesse, capelli, e iniziativa ah, se il gioco fosse poker, sì, uno potrebbe scartarli, e fare full! Invece è scacchi. E una volta che hai percorso la lunghezza della tua mente, ciò su cui hai il controllo è chiaro come una bolla di carico: nient’altro, per te, devi pensare che esista. E qual è il vantaggio? Soltanto che, col tempo, ci sembra di riconoscere la…

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Solstizio d’Inverno 2020

Subisco un indiscutibile fascino per il solstizio d’inverno, per me è il giorno più bello dell’anno o per lo meno quello più atteso. A partire da fine ottobre, ed esattamente dall’ultimo sabato del mese in occasione del passaggio dall’ora legale all’ora solare, parte il countdown che si conclude appunto il 21 dicembre. Perché? Il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno per tutti i luoghi dell’emisfero boreale e il più lungo per quelli dell’emisfero australe. Il 21 dicembre a Milano si registreranno solo 8 ore e 46 minuti di…

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Il fiume e l’oceano di Khalil Gibran

“Dicono che prima di entrare in mare Il fiume trema di paura. A guardare indietro tutto il cammino che ha percorso, i vertici, le montagne, il lungo e tortuoso cammino che ha aperto attraverso giungle e villaggi. E vede di fronte a sé un oceano così grande che a entrare in lui può solo sparire per sempre. Ma non c’è altro modo. Il fiume non può tornare indietro. Nessuno può tornare indietro. Tornare indietro è impossibile nell’esistenza. Il fiume deve accettare la sua natura e entrare nell’oceano. Solo entrando nell’oceano…

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Sia questo il verso di Philip Larkin

“Mamma e papà ti fottono. Magari non lo fanno apposta, ma lo fanno. Ti riempiono di tutte le colpe che hanno e ne aggiungono qualcuna in più, giusto per te. Ma sono stati fottuti a loro volta da imbecilli con cappello e cappotto all’antica, che per metà del tempo facevano moine e per l’altra metà si prendevano alla gola. L’uomo passa all’uomo la pena. Che si fa sempre più profonda, come un’insenatura. Togliti di mezzo, dunque, prima che puoi e non avere figli tuoi.”

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