A trentanove anni dalla scomparsa, in un momento di smarrimento/sbandamento della coscienza collettiva italiana, desidero ricordare il grande poeta dei bambini Gianni Rodari e voglio farlo con una sua poesia che, dopo le dichiarazioni di questi giorni del “Ministro degli Interni” fino a quella odierna del sindaco di Lentate sul Seveso, non può che parlare dei partigiani e della liberazione.
La madre del partigianoSulla neve bianca biancac’è una macchia color vermiglio;è il sangue, il sangue di mio figlio,morto per la libertà.Quando il sole la neve scioglieun fiore rosso vedi spuntare:o tu che passi, non lo strappare,è il fiore della libertà.Quando scesero i partigiania liberare le nostre case,sui monti azzurri mio figlio rimasea far la guardia alla libertà.”
ELO