Pensieri e fantasie ai tempi del COVID19

In questi giorni, non avendo nulla da fare, facevo delle riflessioni, fantasticando un po’.
Immaginavo il pianeta come un malato terminale o comunque invaso e pervaso da neoplasie e metastasi che giorno dopo giorno lo divorano, fino a quando, per caso, scopre di avere all’interno di se la cura per debellare la malattia.

Non solo, scopre che quella cura è così perfetta da essere capace di uccidere solo le cellule tumorali e lasciare che tutte le altre cellule, tessuti, organi si riproducano con più facilità perché non vengono più attaccati dalle cellule cancerogene troppo impegnate a fronteggiare questa loro moria. Così indisturbate, le cellule sane, diventano più rigogliose ridando al corpo tutto, un nuovo aspetto, anzi tornando al vecchio aspetto: quello pre-malattia. Certo, questa cura al massimo è in grado di distruggere circa il 5% delle cellule tumorali però è già qualcosa, il malato potrebbe concentrarsi sul trovare altre soluzioni che possano essere decisamente più distruttive e debellare in poco tempo e definitivamente la malattia o potenziare la stessa prima soluzione.
E le cellule tumorali nel frattempo cosa dovrebbero/potrebbero fare?
Beh, probabilmente, rendendosi conto della situazione, hanno due possibilità o optano per una vita non più tranquilla e serena come prima rischiando addirittura una possibile decimazione, o provano a modificarsi, ad essere meno aggressive con chi li ospita, assicurare al malato una, seppur lenta, ripresa, più sviluppo e rigogliosità così che loro possano ancora riprodursi a lungo.

Ma le cellule tumorali avranno questa capacità?

Riusciranno a controllare la loro voracità, la loro velocità di riproduzione ed il conseguente sfruttamento delle risorse? Riusciranno a trasformare il concetto di crescita continua in una “decrescita felice” per usare un concetto a me caro di Serge Latouche & company? Riusciranno ad impostare una pianificazione delle nascite a livello planetario ed una graduale riduzione della popolazione mondiale fino almeno a dimezzarla entro il 2100? Si asterranno definitivamente dall’incentivare le nascite? Anzi inizieranno a disincentivarle?
Non lo so.
Ma se fossero due squadre antagoniste e dovessi obbligatoriamente schierarmi per una delle due, con chi mi schiererei? Per chi tiferei?
Con il malato e la sua squadra di cellule sane che sta cercando di salvarsi e che prima della malattia vivevano in perfetta armonia o con una squadra di cellule impazzite che proliferano in modo abnorme impestando tutto ciò che toccano, perché questo sono le cellule cancerogene, sono cellule impazzite!
Razionalmente non ho dubbi, pur indossando la maglia della seconda squadra, dentro di me tiferei e spererei per la prima anche se questo inevitabilmente sancirebbe la mia sconfitta.

ELO

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